Vintage e second hand in cerca di un outfit... ep.1

Buona domenica a tutti!
Torno con un'edizione domenicale che Vi permetterà di riposare gli occhi, visto che non pubblicherò un outfit, ma che vuole inaugurare un filone (con tutti questi filoni, dovrò, a breve, aprire un panificio...) dedicato a new entries vintage e second hand che solleticano la mia fantasia.
Nella speranza, nonchè nel fermo proposito di continuare a pubblicare mie nuove a giorni alterni, ho pensato di riservare alla domenica un post "meditativo", vuoi che sia giornalistico (non si offendano gli addetti ai lavori: il termine vuole solo delineare una differenziazione tra gli articoli che riempiono questa pagina), vuoi che documenti degli acquisti o, come in questo caso, dei nuovi arrivi nel mio armadio, vuoi che raccolga varie ispirazioni, o, infine, che racconti le nuove idee che sto sviluppando e delle quali conto di renderVi partecipi quanto prima (novità che ritroverete, con sviluppi ovviamente differenti, sul mio canale YouTube).
Nel caso odierno, Vi mostro alcuni capi che mi sono stati "passati" (termine probabilmente grezzo, ma che sostituisce un inappropriato "regalati", conferendo al concetto un'aura di familiarità decisamente più calda) da mia Mamma.



Si tratta di un abito Mani, marchio creato nel 1979 da Giorgio Armani, che ha una ventina di anni e che, da ragazzina, ammiravo, sognante, indosso a mia Madre.

Lo sfondo, color rosso corallo intensissimo, è di una gradazione che si sposa alla perfezione con l'abbronzatura e il taglio, che, dalla fascia che accoglie il petto, scende morbido sui fianchi, aprendosi in uno spacco (che, forse, riuscite a cogliere nella foto) risulta molto femminile, distinguendosi da una linea "appiccicata" ai fianchi, sicuramente più scontata.
Il fatto che - con mia sorpresa - abbia tasche, seppur impercettibili, sui lati gli permette di accompagnarci ad appuntamenti meno formali di quanto un abito da sera pretenda di fare.
Mi stuzzica l'idea di trovargli un degno compagno che mi copra le spalle, nonchè accessori che lo valorizzino al meglio, non mascherandone l'identità.

Questa gonna, invece, attende, serenamente, il suo momento da quasi una decina di anni: si tratta di un capo firmato Kenzo e risalente agli anni '80.

E' in pura seta, leggero come una nuvola e, per questo, bisognoso di un top che lo stabilizzi un po'.
La fantasia, a righe verticali, straborda di colori vivissimi che, tuttavia, proprio per questo, non rendono semplice la scelta dell'abbinamento.
Ricordo perfettamente questo pezzo, quando ero piccola, mentre sognavo di avere anche io, un giorno, una gonna bella come questa... In particolare, nei momenti in cui mia Mamma non era "di guardia" al guardaroba, giocavo, indossandola nell'unico modo in cui la mia limitata (già allora..!) altezza mi permettesse di fare, ovvero come un abito lungo.
Ho sempre sperimentato!

Infine, questa gonna-pantalone (marca Rio) è un acquisto che ho scovato sui banchi dell'usato: è costata €1 ed trovo che sia perfetta per uno stile navy.

E' molto ampia di suo, nonchè di due taglie superiore a ciò che normalmente indosso.
Ma non mi do per vinta: trasformerò questa pecca in un punto di forza!
Ho già in mente un abbinamento che Vi mostrerò nei prossimi post.
Anche per oggi è tutto; spero che questi sprazzi di colore possano averVi divertito e - perchè no? - ispirato, quanto meno per una caccia casalinga, tra i capi, dimenticati o meno, di Mamme, Sorelle, Nonne, Papà (mai trascurare i tesori paterni...) e quant'altro.
Vi abbraccio e Vi auguro una serena domenica,
P.

Commenti

  1. quando vedo queste bellissime cose penso a cosa potrò mai passare io ai miei eventuali futuri figli... compro tante cose ma di poco valore e non di buona qualità, cose che mi piacciono per carità! ma mi viene un po' di nostalgia a pensare a quelli che erano i capi di mia madre che, pur non essendo firmati, erano però di ottimi tessuti, ottimo taglio e cuciture perfette.
    Bellissimo il vestito e anche la gonna, direi cose preziose, in tanti sensi

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  2. @ Mimi: Mia cara Amica, le tue considerazioni sono da me comprensibilissime, nonchè condivise... Io stessa non possiedo praticamente nulla (pochissimi articoli, tutti regalati) di firmato... Credo che, eventualmente, tramanderò le cosette di mia Mamma... Lei ha, appunto, qualche pezzo di case famose, ma anche ciò che non lo è, come giustamente notavi prima Tu, ha una qualità che le marche low cost odierne si sognano..! Grazie per essere passata, Ti abbraccio =)

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  3. bella la gonna a pantalone io ho preso un leggins a righe cosi! w il navy... baci pippi !!!

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  4. @ Veronica's world: Ciao Vero! Lo so, ho visitato il tuo blog e l'occhio era diventato a forma di cuore proprio davanti quei pantaloni che, se non ricordo male, vuoi indossare anche tu in stile navy! Buongustaia! ; ) Baci!

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  5. Leggo un po' di tristezza nei discorsi dei commenti: forza ragazze, non scoraggiamoci!! un buon capo non è necessariamente un capo firmato e, spesso, girando x mercati/negozietti/bancarelle si trovano abiti di ottima fattura e qualità a prezzi semi-avvicinabili :)
    [mi permetto una digressione: a volte le catene low cost sono un circolo vizioso, ci semplificano la vita nel reperire la tendenza, ma, se ne abusiamo, ci appiatiscono la fantasia e il gusto. Per altro, non intendo sputare nel piatto a cui mi servo abbondantemente : molti capi di zara (quelli made in spain, ad es.) sono di buonissima qualità e mi evitano il tour de force degli outlet :) ]
    La gonna di kenzo è splendida e forse con qualcosa di blu mitigherebbe l'effetto carioca. Vestito adorabile, se poi ha pure le tasche *_* ...
    Non vedo l'ora di conoscere la soluzione x la gonna pantaloni (oggetto di tortura della scuola media, volta ad evitare folate di vento...)
    Resto in attesa, Francesca

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  6. Mi piace moltissimo il vestito corallo, ancora attualissimo!
    Mia mamma un mesetto fa voleva regalare alcuni suoi vestiti di anni fa, io le ho intimato di aspettarmi (torno a casa ad agosto per le vacanze) prima di darli via perchè voglio vedere se posso riciclare qualcosa :) Lei è semprre stata più magra di me però mai dire mai...

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